fbpx

Il soldato ucraino che issò la Bandiera della Vittoria

La Bandiera della Vittoria nella foto di Evgenij Chaldej

La Bandiera della Vittoria sul Reichstag è una delle foto più famose della storia eppure il regime sovietico nascose per anni i nomi dei suoi protagonisti e del fotografo che la scattò. Il sergente Aleksej Kovalëv era, infatti ucraino, come il fotografo ebreo Evgenij Chaldej, e il suo commilitone Abdulchakim Ismailov dagestano, etnie sgradite al regime dell’epoca.

La Bandiera della Vittoria sul Reichstag

Era il 2 maggio 1945 e il Reichstag era finalmente caduto nelle mani dei sovietici dopo una violenta battaglia durata giorni. Il tenente e fotografo di guerra Chaldej, un diciannovenne ebreo ucraino che aveva già immortalato l’incontro degli Alleati a Jalta, era rimasto colpito dallo scatto di Joe Rosenthal a Iwo Jima (il famoso alzabandiera degli americani nel Pacifico).

Decise di riprodurre la stessa immagine, ispirandosi a un atto realmente compiuto da tre soldati sovietici decorati durante la battaglia (Kantaria, Egorov e Minin). Giunto al Reichstag, Chaldej chiese a un gruppo di soldati di issare la bandiera della vittoria sul tetto del palazzo, poi fotografò l’evento con la sua Leika III.

L’immagine fu selezionata per raffigurare la presa di Berlino sulla rivista illustrata Ogonëk il 13 maggio 1945 ed ebbe subito uno straordinario successo. Divenne il simbolo della vittoria sovietica nella Grande guerra patriottica contro il nazismo. Ma le autorità nascosero il nome del fotografo e quello dei protagonisti perché le loro etnie non erano gradite al regime di Stalin.

Chaldej, autore di uno degli scatti del secolo, fotografò anche il processo di Norimberga e poi Potsdam. Poi passò a lavorare per la Pravda ma presto dovette dimettersi perché ebreo. Solo dopo la caduta dell’URSS, l’indagine di Alexander e Alice Nakhimovsky riconobbe a Chaldej la paternità dello scatto. L’anonimato toccò anche all’altro ucraino: Aleksej Kovalëv che morì a Kiev nel 1997. Ismailov invece, essendo dagestano, fu insignito del titolo di Eroe della Federazione Russa nel 1996 e morì a 93 anni, nel 2010. Il terzo uomo, che appare solo in alcuni scatti, era il bielorusso Leonid Goryčev.

Una opinione su "Il soldato ucraino che issò la Bandiera della Vittoria"

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: