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Ultime lettere dei partigiani condannati a morte

Tutte queste lettere di partigiani sono leggibili in versione integrale nel libro Ultime lettere di condannati a morte e deportati della Resistenza a cura di Mimmo Franzinelli e nello straordinario archivio online con lo stesso nome a questo link. Tre lettere di partigiani condannati a morte Marco Citton aveva 19 anni ed era uno studenteContinua a leggere “Ultime lettere dei partigiani condannati a morte”

Quali sono le vere origini della canzone Bella ciao

L’origine di Bella ciao, la canzone partigiana più famosa al mondo, è ancora un intrigante mistero storico. Per alcuni studiosi l’inno era derivato da un canto delle mondine degli anni Trenta, mentre altri (come il giornalista Gianpaolo Pansa) hanno addirittura sostenuto che la canzone non sia mai stata cantata dai partigiani. Tutte queste ipotesi nonContinua a leggere “Quali sono le vere origini della canzone Bella ciao”

Sophie Scholl, la “Rosa Bianca” che si oppose al nazismo

Era il 22 febbraio del 1943 quando la ventenne Sophie Scholl salì i gradini del patibolo per essere decapitata dalla ghigliottina dei nazisti. Sophie era stata una bambina felice dall’infanzia spensierata in una famiglia unita. Educata al luteranesimo dalla madre e al cattolicesimo dal padre, dei suoi cinque fratelli amava soprattutto Hans, col quale condiviseContinua a leggere “Sophie Scholl, la “Rosa Bianca” che si oppose al nazismo”

Simone Segouin, la partigiana adolescente che liberò Parigi

Simone Segouin aveva solo 18 anni quando, assieme alla sua banda partigiana francese, fece prigionieri 25 soldati tedeschi che occupavano la sua città natale. Simone era nata, infatti, a Chartres nel 1925 e crebbe con un padre, eroe della Prima Guerra Mondiale, e tre fratelli. A 15 anni stava lavorando nella fattoria di famiglia quandoContinua a leggere “Simone Segouin, la partigiana adolescente che liberò Parigi”

Lepa Radić, la partigiana adolescente che preferì la morte al tradimento

La partigiana Lepa Radić aveva solo diciassette anni quando fu catturata e giustiziata dai nazisti dopo aver rifiutato qualsiasi tipo di accordo. Una vita spezzata troppo presto, la sua, eppure vissuta intensamente tra passione politica e coraggio. Lepa Radić nacque il 19 dicembre 1925 a Bosanska Gradiška, un paese dell’odierna Bosnia Erzegovina. Appassionata di letteratura,Continua a leggere “Lepa Radić, la partigiana adolescente che preferì la morte al tradimento”

I giovani Pirati di Edelweiss che combattevano i nazisti

Un gruppo di adolescenti tedeschi armati di chitarra e voglia di ballare decise di rifiutare il regime nazista e iniziare a combatterlo. Erano i “Pirati di Edelweiss” e diventarono una spina nel fianco delle SS fino alla fine della guerra. La storia dei Pirati di Edelweiss Quando l’adesione alla Gioventù Hitleriana fu resa obbligatoria nelContinua a leggere “I giovani Pirati di Edelweiss che combattevano i nazisti”

Nancy Wake, l’agente segreto più ricercato dai nazisti

La gestapo le diede il nome di “Topo Bianco” perché riusciva sempre a sfuggire alla cattura, divenendo la donna più ricercata dai nazisti durante la guerra. Nancy Wake, nata in Nuova Zelanda, si trasferì a Parigi come corrispondente negli anni Trenta e fu testimone dell’ascesa di Adolf Hitler. Si innamorò dell’industriale Henri Fiocca e andòContinua a leggere “Nancy Wake, l’agente segreto più ricercato dai nazisti”

L’assassinio di Giacomo Matteotti e il colpo di stato fascista

Il 10 giugno del 1924 Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, fu rapito e assassinato dalla squadra fascista di Amerigo Dumini. Erano circa le 16:15 quando il politico uscì di casa e si diresse verso Montecitorio passando per il Lungotevere. Era ferma un’auto con a bordo alcuni individui, poi in seguito identificati come iContinua a leggere “L’assassinio di Giacomo Matteotti e il colpo di stato fascista”

Quando il regime fascista uccise i fratelli Rosselli

Era Carlo il vero obiettivo dell’agguato fascista ai fratelli Rosselli. Nello, letterato, era meno pericoloso per il regime e, per questo motivo, nonostante il confino, era potuto rimanere in Italia. In un paese che vessava la loro famiglia ebrea, repubblicana e socialista, confiscandone le proprietà e costringendo Carlo prima a dimettersi dalla Bocconi, dove insegnava,Continua a leggere “Quando il regime fascista uccise i fratelli Rosselli”