Chi era Raffaele Cutolo, detto ‘O Professore anche se aveva solo la licenza elementare? Figlio di un contadino mezzadro campano chiamato ‘O monaco per la sua religiosità, Cutolo finì in carcere per omicidio a soli 22 anni. Il 24 settembre del 1963, nella sua Ottaviano, Cutolo e sua sorella Rosita incrociano Mario Viscito che fa apprezzamenti pesanti sulla ragazza. Ne nasce una rissa furibonda dove il giovane uccide Viscito.
Raffaele Cutolo fonda la NCO
A Poggioreale Cutolo diventa grande, a conferma del detto che il carcere è “l’università del crimine”. Crea la Nuova Camorra Organizzata, NCO, un’organizzazione piramidale, basata sul culto di Cutolo, chiamato “Vangelo”. Il gruppo si divide in picciotti, camorristi, sgarristi, capizona e santisti. Tra i primi affiliati Raffaele Catapano, Giuseppe Puca, Alfonso Rosanova, imprenditore e pianificatore economico della NCO, e Rosita Cutolo.
Ispirato dalla Bella Società Riformata, la NCO porta avanti un’ideologia ribellista e meridionalista che seduce i giovani del sottoproletariato campano da cui proveniva lo stesso Cutolo. Nasce così una delle più potenti organizzazioni criminali della storia. Proprio dalla NCO e poi dalle sue avversarie come la Nuova Famiglia si formerà la Camorra di oggi, ormai lontanissima dalla sua forma originaria del XVII secolo.
Un giro d’affari di 30 miliardi € l’anno che coinvolge centinaia di clan e famiglie. Un business che però distrugge chi vi partecipa. Come è avvenuto allo stesso Cutolo: un figlio ucciso, nessun pentimento, decenni di reclusione in massima sicurezza e una morte, il 17 febbraio 2021, consumata tra ospedali, ricorsi rifiutati e prigione.
«Nonostante l’età e la perdurante detenzione» disse il tribunale di Sorveglianza di Bologna, a giugno 2020 «rappresenta un ‘simbolo’ per tutti quei gruppi criminali» che si richiamano al suo nome. Un nome e un’eredità che peseranno ancora a lungo sulla storia d’Italia.