Quando le Primavere Arabe investirono la Libia di Gheddafi, il mondo vide uno spiraglio di luce democratica per il Nordafrica. Ma quello spiraglio si chiuse rapidamente nel violento vortice della guerra civile.
La reazione di Gheddafi alla Primavera Araba
Mu’ammar Gheddafi non era, infatti, persona da arrendersi a una sollevazione popolare e impiegò, da subito, la forza brutale per schiacciare le proteste. Affiancato dal figlio Sayf, suo delfino, Gheddafi mandò l’esercito a sparare sulla folla uccidendo civili sia per le strade e nelle piazze che nelle loro case.
Il Tribunale internazionale raccolse così tante prove in poco tempo che incriminò il dittatore, il figlio Sayf e il capo dei servizi segreti per crimini contro l’umanità. Ma il destino di Gheddafi, stavolta era segnato. La Francia forzò la mano degli alleati e intervenne in Libia a supporto dei ribelli. Gli americani fornirono, allora, la loro intelligence.
La morte del dittatore
La fine di Gheddafi era giunta, improvvisa e inaspettata. Ritiratosi a Sirte, cercò di fuggiee nel deserto ma, individuato dai droni americani, fu attaccato dai francesi e infine catturato dal CNT libico.
Quello che le forze ribelli fecero al loro vecchio aguzzino fu, esso stesso, un crimine contro l’umanità: gambizzato, picchiato, brutalizzato, violentato e infine giustiziato con un colpo alla testa mentre la folla riprendeva la caduta di uno dei più longevi dittatori della storia.
Per vendicarlo, i suoi simpatizzanti rapirono uno dei catturatori, Omran Shhaban, e lo torturarono per 50 giorni prima di giustiziarlo. Il figlio Sayf fuggì giurando vendetta, ma fu catturato e rinchiuso con l’accusa di genocidio a Zintan. Fu rilasciato con un’amnistia voluta dai militari e da allora è scomparso. La Libia è ancora divisa dalla guerra civile.
«Lo spirito tribale (qabaliyyah) è la rovina della coscienza nazionale (qawmiyyah), poiché la fedeltà (walà) tribale indebolisce e danneggia quella nazionale, così come la fedeltà familiare danneggia e indebolisce quella tribale»
mu’ammar gheddafi nel libro verde