Quando l’ultimo campo di concentramento fascista sulle coste della Libia fu chiuso, nel 1933, di 100mila deportati nei campi fascisti ne erano morti 40mila. Una strage compiuta in soli tre anni che prese la forma tipica dello sterminio fascista: un massacro razzista e cialtrone esito di un colonialismo italiano definito “straccione” dagli storici e descrittoContinua a leggere “La strage di deportati libici nei campi fascisti in Africa”
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La vita nei campi di concentramento dell’Africa fascista
«La gente soffriva ma nessuno ci assisteva. Chi moriva veniva gettato lungo la strada, non veniva nemmeno seppellito. Molte persone sono morte durante la deportazione». A parlare è Imru Zelleke, etiope internato nel campo di concentramento di Danane, in Somalia. Come lui altre migliaia di indigeni vennero deportati e internati nelle decine di campi diContinua a leggere “La vita nei campi di concentramento dell’Africa fascista”
L’ultimo zoo umano che si tenne nell’Italia fascista
Quando la guerra interruppe a Napoli l’ultimo zoo umano della storia italiana, queste esposizioni che mostravano gli indigeni in gabbia esistevano da quasi cento anni. Cos’era uno zoo umano? Presi alle loro case, spesso schiavizzati, portati in un altro continente, rinchiusi in gabbie ed esposti per la popolazione europea: questo fu il destino delle vittimeContinua a leggere “L’ultimo zoo umano che si tenne nell’Italia fascista”
Il madamato e la schiavitù sessuale italiana in Africa
Nel luglio 1935 Mussolini incaricò i suoi ministri di evitare che una “generazione di mulatti” prendesse il sopravvento nelle colonie africane: erano i figli del madamato, frutto della relazione tra una donna africana e un uomo italiano. Questi legami erano stati inizialmente incoraggiati per evitare il diffondersi di malattie veneree tra i soldati e perContinua a leggere “Il madamato e la schiavitù sessuale italiana in Africa”
Emily Hobhouse e i campi di concentramento inglesi
Nata nel 1860 in una famiglia anglicana, Emily Hobhouse si avvicinò sin da giovanissima all’attivismo di stampo femminista e, quando nel 1899 scoppiò il secondo conflitto tra britannici e boeri – popolazione sudafricana di origine olandese -, si dedicò all’organizzazione di manifestazioni e raccolte fondi a favore delle donne e dei bambini vittime del conflitto.Continua a leggere “Emily Hobhouse e i campi di concentramento inglesi”
L’arcivescovo Desmond Tutu che riconciliò il Sudafrica
Desmond Tutu, uno dei più importanti simboli della lotta contro il razzismo e l’apartheid in Sudafrica, è morto il 26 dicembre 2021, all’età di 90 anni. Premio Nobel per la Pace, Tutu era stato prima l’arcivescovo anglicano di Johannesburg e poi di Città del Capo, dove ha vissuto il resto della sua vita. Desmond TutuContinua a leggere “L’arcivescovo Desmond Tutu che riconciliò il Sudafrica”
Jehan Sadat, la first lady d’Egitto che combatteva per le donne
Nella sua autobiografia si è definita “Una donna d’Egitto”. Femminista e moglie del presidente egiziano Anwar Sadat, Jehan Sadat è morta all’età di 88 anni. Di origini britanniche, Jehan è stata la prima moglie di un leader musulmano a muoversi con disinvoltura nell’immaginario pubblico mondiale. Jehan Sadat e le sue leggi Promotrice delle cosiddette LeggiContinua a leggere “Jehan Sadat, la first lady d’Egitto che combatteva per le donne”
5 curiosità sulla città romana di Timgad in Algeria
Timgad nacque come colonia militare fondata da Traiano nel 100 d.C., principalmente come bastione contro i Berberi del Massiccio dell’Aurés. Gli abitanti originali furono i veterani della campagna partica che ottennero, al congedo, casa e terra sulla frontiera nordafricana dell’Impero. Timgad si trovava lungo la strada fra Thevaste e Lambesi, dove aveva sede la LegioContinua a leggere “5 curiosità sulla città romana di Timgad in Algeria”
Il Massacro della Zong segnò la fine dello schiavismo inglese
Furono l’avidità, l’incapacità e il razzismo a causare il Massacro della Zong, un crimine efferato spinto dal miraggio di un rimborso assicurativo. Eppure quell’orrore fu la scintilla che incenerì gli alibi dello schiavismo. Il Massacro della Zong La nave era proprietà di mercanti di schiavi di Liverpool che l’avevano affidata a un equipaggio poco numerosoContinua a leggere “Il Massacro della Zong segnò la fine dello schiavismo inglese”
Quando il mondo sconfisse il vaiolo per sempre
Nel 1966 in Nigeria scoppiò un’epidemia di vaiolo nonostante la maggioranza della popolazione fosse vaccinata. Probabilmente una tribù che aveva rifiutato di immunizzarsi per motivi religiosi era divenuta focolaio della nuova ondata letale. Come fu sconfitto il vaiolo Poiché le scorte di vaccino erano quasi esaurite, le autorità localizzarono e isolarono i villaggi colpiti eContinua a leggere “Quando il mondo sconfisse il vaiolo per sempre”