fbpx

Quando i grandi del petrolio uccisero Enrico Mattei

enrico mattei

Il 27 ottobre del 1962 il piccolo aereo di Enrico Mattei stava rientrando a Milano da Catania quando, improvvisamente, precipitò vicino a Pavia. Morirono il pilota, Mattei e il giornalista William McHale che stava scrivendo un articolo su di lui. Qualcuno aveva ucciso il presidente dell’ENI, visionario corsaro del petrolio che aveva trasformato l’Italia nella quarta potenza mondiale e stava sfidando il dominio delle Sette Sorelle.

Enrico Mattei era un uomo scomodo

«Quei quattro miliardari decidono per miliardi di esseri umani» commentava sprezzante Mattei. Aveva rimodernato il carrozzone fascista dell’Agip e trasformato ENI in una delle maggiori aziende di energia al mondo. Ora si proiettava nel grande gioco del petrolio stringendo patti con Egitto, Tunisia, Algeria, Persia, Iran, Marocco, Libia. Poi il passo che metterà in allarme l’America: si reca a Mosca e inizia quel sodalizio tra ENI e Russia che continua ancora oggi.

In un rapporto segreto del National Security Council del 1961 si legge: «la politica petrolifera italiana capitanata da Mattei ha sferrato attacchi alle maggiori compagnie petrolifere mondiali, con una campagna sui prezzi che ha avuto un impatto distruttivo nei rapporti tra le Compagnie e i governi». La benzina, in Italia è, in quel momento, la meno costosa d’Europa, grazie a Mattei.

La morte di Enrico

Il tycoon, come lo chiama la BBC, non si ferma qui: convince l’amministrazione Kennedy che la politica coloniale delle Sette Sorelle danneggia l’immagine democratica degli USA nel mondo in un momento, il 1962, che vede gli equilibri mondiali sempre più instabili. I Kennedy sono abbastanza idealisti da prestare orecchio al corsaro del petrolio e viene fissato un incontro a fine ottobre.

A quell’incontro Mattei non arriverà mai. Cosa Nostra sarà lo strumento degli interessi americani, come racconta Tommaso Buscetta anni dopo: «Il primo delitto eccellente di carattere politico ordinato dalla Commissione di Cosa Nostra, costituita subito dopo il 1957, fu quello del presidente dell’ENI Enrico Mattei. Fu Cosa Nostra a deliberare la morte del Mattei, come favore a nome della Commissione degli Usa e nell’interesse sostanziale delle maggiori compagnie petrolifere americane».

«L’ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono»

enrico mattei

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: