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Il destino dei tre imperatori romani catturati dai nemici

I tre imperatori romani prigionieri

Cosa successe ai tre imperatori romani che finirono in catene a causa di nemici di Roma? Due di loro perirono a causa degli avversari, uno fu rilasciato ma finì nuovamente in prigionia.

Valeriano

Il primo degli imperatori romani catturati fu Valeriano, la cui cattura rappresenta il punto più basso della storia dell’Impero. È il 260 d.C. e Roma è vittima di invasioni e usurpazioni: Valeriano raggiunge Edessa, in Armenia, per rompere l’assedio persiano.

Il Re Shapur lo cattura e poi lo umilia usandolo come schiavo. Sul destino finale di Valeriano non si hanno certezze: alcuni dicono che gli fu fatto bere dell’oro fuso, ma gli autori cristiani lo odiavano per le persecuzioni e inventarono le torture più umilianti. Di sicuro c’è solo che non tornò mai più in patria. Suo figlio Gallieno iniziò la ripresa dell’Impero.

Niceforo I

Il secondo fu Niceforo I, Imperatore d’Oriente nel IX secolo. Fu catturato dopo la disfatta di Pliska contro i bulgari. Il Khan Krum lo fece decapitare e dal suo teschio ricavò una coppa con cui beveva.

Romano IV Diogene

Il terzo fu Romano IV Diogene, Imperatore d’Oriente nell’XI secolo, fu catturato dopo la disfatta di Manzikerta contro i turchi. Per farsi liberare accettò di pagare un favoloso riscatto, ma quando fu rilasciato i suoi nemici nell’Impero si sollevarono, lo catturarono e accecarono per poi confinarlo su un’isola. Là, senza cure mediche, morì per le ferite.

I tre imperatori romani catturati dai nemici

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