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La vita e lotta di Harvey Milk per i diritti LGBT

Harvey Milk aveva un carattere gioviale, se lo incontravi con un problema non ti aiutava solo a risolverlo, ti faceva ridere e abbandonare tutta quella mole oscura di preoccupazione dentro di te. La vita e la lotta di Harvey Milk sono state tra le più importanti della storia. Harvey era una persona che non si arrendeva davanti a nulla, proprio perché sapeva scherzare, mettere tutto in prospettiva. E perché era testardo, forse l’uomo più testardo di Castro, San Francisco, California, 1971.

La vita e la lotta per i diritti LGBT di Harvey Milk

Era un matematico che lavorava con le persone, un soldato di marina che aveva lasciato la divisa, un politico sconfitto più volte che tutti chiamavano “sindaco di Castro”. Harvey era il riassunto vivente di quanto le persone possano essere sfaccettate.

Grazie alla sua testardaggine e alla sua empatia, riuscì a farsi eleggere al consiglio comunale di San Francisco nel 1978. Diventò il primo politico apertamente omosessuale d’America. Nonostante il clima empre più omofobo, fece approvare una serie di leggi a favore dei gay e, soprattutto, fu decisivo nel rigetto della Proposition 6 che avrebbe permesso di licenziare qualsiasi insegnante omosessuale.

L’omicidio di Harvey Milk

Harvey riusciva a ridere di tutto, anche delle tante minacce di morte che riceveva. Ma non era avventato: iniziò a registrare audiocassette per lasciare qualcosa del suo pensiero, nel caso gli fosse successo qualcosa. Appena in tempo, perché il 27 novembre del 1978 il suo avversario politico, l’ex-consigliere reazionario Dan White, entrò di nascosto in Municipio e, dopo aver ucciso il sindaco che aveva appoggiato Milk, raggiunse l’ufficio di Harvey e crivellò di proiettili il collega.

Dan White uscì dal carcere dopo pochi anni e finì la sua vita suicidandosi nel garage della moglie. Harvey invece sopravvisse nelle sue leggi, nelle sue cassette, nella sua comunità, oggi tra le più importanti e consapevoli degli USA. Nella memoria di chi lo conobbe e che ha permesso a Sean Penn e Gus Van Sant di realizzare lo splendido film Milk. Harvey sorride ancora, nelle foto in bianco e nero, non si è mai arreso in vita e la sua comunità ha fatto lo stesso dopo la sua morte.

«Se non ti mobiliti per difendere i diritti di qualcuno che in quel momento ne è privato, quando poi intaccheranno i tuoi, nessuno si muoverà per te. E ti ritroverai solo»

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