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L’attacco dei Vichinghi al monastero di Lindisfarne

Vichinghi a Lindsfarne

Le lunghe navi dei Vichinghi scivolarono agili tra le onde della battigia arenandosi sulla prima sabbia dell’isola di Lindisfarne. I norreni scesero con un balzo tra la spuma e gli scafi, levando le piccole asce e osservando, sotto le nubi della tempesta appena trascorsa, il profilo del monastero. Sorrisero in un misto di eccitazione e brama. Salirono la leggera erta che separava la spiaggia e apparvero tra le mura dell’Abbazia, tra lo stupore dei monaci. Sangue, fuoco, rapina, schiavitù. Era l’8 giugno del 793 d.C. e l’Era dei Vichinghi era appena sorta dalla tempesta dei Mari del Nord.

L’effetto di Lindisfarne sul mondo

«In quest’anno feroce, terribili presagi raggiunsero la terra di Northumbria, spaventando la povera gente; ci furono tornadi, fulmini e draghi sputafuoco che volavano nel cielo. Questi segni furono seguiti da una grande carestia, e poco dopo, l’8 giugno di quello stesso anno, la furia dei pagani distrusse la chiesa di Dio a Lindisfarne. Racconta la Cronaca Anglo-Sassone.

Già sei anni prima l’Inghilterra aveva assaggiato il terrore vichingo. Ma i norreni, dopo l’uccisione del magistrato locale, erano spariti e l’evento non aveva avuto grande risonanza. 

Ma il massacro di Lindisfarne ebbe l’effetto di una dirompente esplosione nel silenzio di un mattino terso. Travolse, con la sua eco, tutta l’Europa annunciando i tempi a venire. Anche la corte di Carlo Magno, le cui sanguinarie campagne contro i Sassoni avevano involontariamente scatenato la tempesta norrena, ne fu investita. Il suo inviato Alcuino, fondatore della Scuola Palatina di Aquisgrana, tornato in Inghilterra da pochi anni, scrisse: «Mai prima un simile terrore era apparso in Britannia, pari a quello che ora ci hanno inferto i pagani. Hanno versato il sangue dei santi sull’altare e calpestato le loro ossa nel tempio di Dio, come sterco nelle strade.

L’Era dei Vichinghi si concluse solo due secoli dopo, con le conquiste normanne dell’Inghilterra e del Sud Italia. Eppure quei due secoli furono molto di più che un’interminabile serie di conflitti, invasioni, razzie. L’incontro tra le civiltà del Nord con il mondo forgiò nuovi stati, nuove comunità, nuove avventure e portò gli uomini di quest’epoca oltre i confini del mondo conosciuto fino a toccare le spiagge del Nuovo Mondo. Cinquecento anni prima di Colombo.

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