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Le sorelle Mirabal e la “Giornata contro la violenza sulle donne”

Le sorelle Mirabal

L’ONU scelse il 25 novembre come “Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne” in onore delle tre sorelle Mirabal, ribelli e attiviste uccise dal regime del dittatore Trujillo. Patria, Minerva e María Teresa erano nate a Ojo de Agua, nella Repubblica Dominicana, tra gli anni ’20 e ’30.

Minerva era la Mirabal più impegnata politicamente. Laureata in diritto nel 1957, già da anni militava nella resistenza antitrujillista. Tanto che il 13 ottobre 1949, durante la festa di San Cristobal aveva sfidato apertamente il dittatore davanti alla buona società di Moca e Salcedo.

La lotta politica delle sorelle Mirabal

La lotta politica delle tre sorelle iniziò ufficialmente nel 1960 con la costituzione del “Movimento 14 di giugno“, dove erano note come Mariposas (“Farfalle”). Il loro impegno riscosse un tale successo che Trujillo dichiarò: «Ho solo due problemi: la Chiesa cattolica e le sorelle Mirabal».

Il Movimento, però, fu sgominato nel gennaio del 1960 dalla polizia segreta di Trujillo. Molti membri del Movimento furono inviati al carcere “La 40”, dove i prigionieri venivano torturati e poi uccisi. Ma per le Mariposas, il regime aveva altri piani e le rilasciò.

Il 25 novembre le tre sorelle erano in macchina con l’autista Rufino de la Cruz, dirette a Puerto Plata per visitare i mariti. L’auto venne intercettata, i passeggeri condotti in un luogo appartato e là uccisi a bastonate. Poi i cadaveri furono rimessi nella macchina che venne gettata in un dirupo per simulare un incidente.

Trujillo era sicuro di aver risolto i suoi problemi: le Mariposas morte e i loro compagni erano in carcere. Aveva vinto. Ma le sorelle Mirabal erano così amate e rispettate che la loro morte finì per isolare il dittatore nel suo stesso paese. Sei mesi dopo il brutale omicidio delle “Farfalle”, un colpo di fucile uccise Trujillo. L’anno seguente si tennero le prime elezioni libere della Repubblica Dominicana.

«Durante un’epoca di predominio dei valori tradizionalmente maschili di violenza, repressione e forza bruta, dove la dittatura non era altro se non l’iperbole del maschilismo, in questo mondo maschilista si erse Minerva per dimostrare fino a che punto ed in quale misura il femminile è una forma di dissidenza»

Dedè Mirabal

Immagine da “In the Time of the Butterflies”, spettacolo tratto dal libro omonimo di Julia Alvarez sulle sorelle Mirabal.

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