Sono passati cinquant’anni da quando l’esercito inglese puntò i fucili contro una folla di manifestanti disarmati e fece fuoco, uccidendo quattordici persone nella famosa Domenica di Sangue. Il luogo della Bloody Sunday fu, non a caso, Derry, una città simbolo del malgoverno inglese in Irlanda del Nord.
Il governo del luogo era da decenni in mano alla minoranza unionista, nonostante la vasta maggioranza della popolazione fosse cattolica e filoirlandese. Il malcontento cresceva sempre di più tanto che l’UK inviò l’esercito nella regione.
La ferita della Bloody Sunday
Ma la situazione degenerò e nel 1971 iniziò l’Operazione Demetrius per imprigionare, senza processo, i cittadini irlandesi considerati pericolosi. In quel clima, domenica 30 gennaio 1972, si tenne, nonostante i divieti delle autorità, l’ennesima protesta contro le reclusioni senza processo. La marcia di circa 10mila persone partì intorno alle 14:45 per dirigersi verso il municipio di Derry.
Presto la folla si accorse delle unità di paracadutisti asserragliati in uno dei palazzi sulla strada e iniziò a bersagliarsi con i sassi. Partirono i primi colpi e morirono i primi manifestanti. Poi i paracadutisti sfondarono e inseguirono la folla che si disperdeva in preda al panico, senza fare distinzione tra manifestanti violenti e pacifici. Il Rapporto Saville specificò che i soldati «usarono una forza eccessiva durante gli arresti […] ed aggredirono quanti erano sotto la loro custodia, senza alcuna motivazione ragionevole».
Il bilancio finale fu di 26 persone colpite di cui 14 morti. I responsabili affermarono di aver sparato solo a persone armate di bombe. Il Rapporto Saville, però, concluse che «tutti i colpi erano stati in realtà rivolti a gente disarmata che non rappresentava una seria minaccia e che nessuno dei soldati sparò in risposta ad attacchi».
La guerra tra IRA e UK era iniziata e si sarebbe conlcusa con la pace del Venerdì Santo solo nel 1994. Oggi, le tensioni nate dalla Brexit tra la popolazione inglese dominante e i gruppi etnici celtici di Scozia e Irlanda, rischiano di riportare in vita quel conflitto mai sopito.