Simone Segouin aveva solo 18 anni quando, assieme alla sua banda partigiana francese, fece prigionieri 25 soldati tedeschi che occupavano la sua città natale. Simone era nata, infatti, a Chartres nel 1925 e crebbe con un padre, eroe della Prima Guerra Mondiale, e tre fratelli. A 15 anni stava lavorando nella fattoria di famiglia quando la Germania nazista invase la Francia.
La Resistenza di Simone Segouin
Due anni dopo, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, l’adolescente Simone incontrò l’uomo che le avrebbe cambiato la vita: il Tenente Roland. Lui le insegnò a usare una mitragliatrice e la introdusse nel gruppo dei Francs-Tireurs et Partisans. Segouin ottenne così il suo famoso nome di battaglia, Nicole Minet. Il gruppo le fornì documenti fasulli in cui si attestava la sua nascita a Dunkirk, città bombardata e distrutta dai tedeschi e i cui archivi erano andati perduti.
La sua prima missione fu quella di rubare la bicicletta a un ufficiale tedesco per portare messaggi ai partigiani. Ma presto si dimostrò all’altezza delle azioni più pericolose, come la distruzione di un ponte ferroviario che collegava a Parigi, o l’imboscata, mortale, che tese con due compagni ad alcuni soldati tedeschi.
Segouin definì il giorno in cui catturò 25 soldati tedeschi, a 18 anni: «Uno dei migliori della mia vita. Sentimmo che eravamo vicini alla liberazione del nostro paese dagli occupanti tedeschi». Il reporter di guerra Jack Belden scrisse su LIFE del 4 settembre 1944:
«Stavo camminando davanti alla cattedrale (di Chartres, ndr) quando incrociai una colonna di 25 prigionieri tedeschi, seguita da una ragazza partigiana che impugnava copn disinvoltura uno Schmeisser. Dopo che ebbe consegnato i prigionieri alla Polizia Militare alleata, venne verso di me e fu allora che notai una certa timidezza in lei mentre cercava di nascondere il proprio orgoglio per quell’impresa».
Jack Belden, “The Girl Partisan of Chartres”, LIFE del 4 settembre 1944
Anni dopo Segouin ricordò:
«Non ero l’unica donna della Resistenza e sono orgogliosa di quello che abbiamo fatto come squadra. Forse il momento che ricordo con più gioia è quando liberammo Parigi ed entrammo in città con il Generale Charles De Gaulle».
Simone Segouin su Express
Dopo la guerra ricevette, la Croix de guerre, per il suo coraggio e impegno durante l’occupazione tedesca. Divenne un’infermiera pediatrica e tornò a vivere a Chartres dove abita ancora oggi.