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Sacco e Vanzetti: giustiziati perché anarchici e italiani

Sacco e Vanzetti al processo

Il 23 agosto 1927 Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono giustiziati per un duplice omicidio che, probabilmente, non avevano commesso. A mandarli alla sedia elettrica era stata soprattutto la “paura rossa” che attanagliava l’America dopo la Rivoluzione russa.

Sacco e Vanzetti erano immigrati italiani anarchici, molto attivi nella difesa dei lavoratori e nel movimento pacifista. Divennero gli “agnelli sacrificali” della “politica del terrore” portata avanti dal ministro della giustizia Palmer che si nutriva dell’odio xenofobo e anticomunista per combattere il pericolo rosso.

L’arresto di Sacco e Vanzetti

I due, come anarchici, erano già sotto la sorveglianza dei servizi segreti. Furono arrestati il 5 maggio 1920, prima di un comizio, perché trovati in possesso di una pistola. Poi vennero accusati di un duplice omicidio avvenuto a South Braintree durante una rapina. Erano gli anni della “paura rossa” e i due divennero perfetti capri espiatori.

Il discorso di Vanzetti

Il processo fu usato come messaggio per tutti gli attivisti “rossi”. Vanzetti accusò la corte di averlo giudicato solo perché anarchico e italiano e ribadì la sua fede politica:

«Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra — non augurerei a nessuna di queste creature ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano […] se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto già»

Bartolomeo Vanzetti

Le proteste e l’esecuzione

I due furono condannati alla sedia elettrica. Intellettuali, sindacalisti e attivisti iniziarono a protestare contro la sentenza. Si mosse anche l’Italia, inutilmente. Quando, il 23 agosto 1927, dopo anni di udienze, i due furono giustiziati, le manifestazioni arrivarono fino in Europa.

La riabilitazione di Sacco e Vanzetti

Nel 1977, a cinquant’anni dall’esecuzione, il governatore del Massachusetts, Michael Dukakis, riabilitò i due anarchici:

«Io dichiaro che ogni stigma e ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti».

Michael Dukakis, 23 agosto 1977

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