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L’incredibile storia della piaga del ballo

La piaga del ballo

Ballarono senza tregua né una ragione per mesi. Fu la piaga del ballo che colpì centinaia di persone a Strasburgo nell’estate del 1518. Iniziò tutto con Troffea, una donna che a luglio cominciò a ballare senza ragione per la strada e in una settimana si erano aggiunte a lei circa 100 persone. Le autorità di Strasburgo pensarono bene di assecondare il fenomeno pagando musicisti per accompagnare i balli, peggiorando la situazione.

Ad agosto il numero di danzatori era salito a 400 persone e la piaga del ballo iniziò a mietere vittime. A settembre le autorità intervennero con forza, costringendo i danzatori nelle grotte dedicate a San Vito, patrono della danza, dove fu effettuato una specie di esorcismo. Quindi furono tutti ricoverati e pian piano smisero di ballare.

Cos’era successo? Ancora oggi è un mistero; qualcuno parla di funghi allucinogeni, encefalite, altri di isteria collettiva, alcuni ricordano il tarantismo italiano. Una cosa, però, la sappiamo: questo episodio non fu l’unico. Simili “piaghe del ballo” sono testimoniate nel Medioevo e in Era Moderna e la più famosa di esse, del 1374, colpì in Olanda e Belgio, lungo la valle del Reno.

Immagine di copertina: Incisione di Hendrik Hondius basata sul dipinto originale di Pieter Brueghel il Vecchio del 1584 riferita a un episodio simile alla piaga del ballo avvenuto nella città belga di Molenbeek.

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