Il 1 marzo ha riaperto, dopo un lungo restauro, il famoso Mausoleo di Augusto a Roma. Il primo imperatore ne decise la costruzione nel 28 a.C., dopo il suo ritorno da Alessandria d’Egitto e la sua vittoria su Marco Antonio e Cleopatra nella Battaglia di Azio. Nella capitale egizia, Ottaviano aveva visto il celebre Mausoleo di Alessandro, a sua volta ispirato al sepolcro di Mausolo ad Alicarnasso che aveva dato nome al tipo di struttura.
Quel monumento lo convinse a dare una dimora dinastica alle sue spoglie e a quelle dei suoi discendenti. L’edificio che ne nacque una commistione di elementi ellenistici ed etruschi: un gigantesco tumulo circolare al cui ingresso due pilastri riportavano le memorie di Augusto, le sue Res Gestae, su tavole bronzee.
Nel 14 d.C., la salma di Ottaviano giunse a Roma da Nola, dove l’Imperatore era morto. Dopo due orazioni funebri di Tiberio e Druso, il corpo fu trasportato in spalla fino al Campo Marzio dove venne cremato. Poi, i membri più importanti dell’ordine equestre, in tunica, senza cintura e a piedi nudi deposero le ceneri nel mausoleo. Tutti i successori del grande imperatore furono sepolti con lui fino a Nerva, l’ultimo, nel 98 d.C. Nel II secolo il Mausoleo di Augusto fu sostituito, come sepoltura imperiale, da quello di Adriano.
5 curiosità sul Mausoleo di Augusto
- Con i suoi 87 metri di diametro, è il sepolcro circolare più grande al mondo.
- La prima persona tumulata nel Mausoleo non fu Augusto ma il suo nipote prediletto Marco Claudio Marcello, morto nel 23 a.C.
- Nel XII secolo i Colonna lo trasformarono in un vigneto.
- Dall’Ottocento fu usato come sala da concerti e sede principale dell’Orchestra di Santa Cecilia. Era chiamato Teatro Augusto.
- I due obelischi che ne ornavano l’ingresso, provenienti dall’Egitto, si trovano oggi in piazza del Quirinale e in quella dell’Esquilino.