Il Medio Oriente era ancora un luogo di misteri da svelare quando, il 22 agosto 1812, Johann Ludwig Burckhardt, vestito come un arabo chiamato Sheykh Ibrahim, riuscì a convincere una guida beduina a portarlo nella città nascosta di Petra, in Giordania. Aveva sentito, infatti, che sulla strada tra Damasco e l’Egitto si nascondevano vestigia straordinarie divenute leggenda. I popoli della regione, però, le consideravano opere degli infedeli e diffidavano degli stranieri che le cercavano.
Burkhardt disse di essere un pellegrino desideroso di sacrificare un agnello sulla tomba di Aronne. Sapeva che il Gebel Harun, il monte considerato la sepoltura del fratello di Mosè dal XIII secolo, si alzava proprio su quelle rovine leggendarie.
La guida acconsentì ad accompagnarlo e Burckhardt fu il primo occidentale dopo secoli a percorrere il sinuoso Siq, la gola variopinta che portava nella valle scolpita di Petra, antica capitale dei Nabatei.
Una città che era stata l’antico centro di un impero carovaniero millenario che aveva unito Egitto, Siria, Arabia, Mediterraneo e India, commerciando seta, spezie, perle e incenso.
Abbandonata attorno all’VIII secolo, Petra si era trasformata in un luogo segreto, frequentato dai beduini che lo custodivano gelosamente. Oggi, la città dei Nabatei è considerata un tesoro da preservare e studiare per tutta l’umanità.
5 curiosità su Petra
- I Nabatei erano famosi essere “eccezionalmente affezionati alla libertà”, secondo Diodoro Siculo.
- L’edificio più famoso di Petra, al-Kasneh, il Tesoro del Faraone, considerato a lungo una dogana è in realtà una tomba e un tempio.
- La città era ricca d’acqua grazie a un sistema che raccoglieva e distribuiva la pioggia su un’area di 92 km².
- I Nabatei adoravano una divinità maschile, Dushara, e una triade femminile, Al-’Uzza, Allat e Manat.
- Secondo uno studio del 2013 gli edifici di Petra sarebbero stati costruiti seguendo l’astronomia.
«Né gli assiri, né i re dei Medi e i Persiani, né ancora quelli di Macedonia sono stati in grado di renderli schiavi, e …non hanno mai portato a termine con successo i loro tentativi»
Diodoro Siculo
