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La serie Netflix su Colin Kaepernick, “Colin in bianco e nero”

Colin Kaepernick in "Colin in bianco e nero"

Colin Kaepernick è stato l’atleta che per primo si inginocchiò contro il razzismo e la brutalità della polizia americana, pagando con la carriera quel gesto. Ora, su Netflix, è uscita la serie tv “Colin in bianco e nero” che racconta la sua adolescenza e come si arrivò a quel fatidico del 2016.

Il Black Lives Matter di Colin Kaepernick

Quando si aprì la stagione di quell’anno, Colin iniziò a inginocchiarsi durante l’inno, ripetendo un gesto che risaliva a cinquant’anni prima. Il 1 febbraio del 1965, infatti, Martin Luther King Jr., Ralph Abernaty e centinaia di cittadini si erano inginocchiati, in preghiera, durante le proteste di Selma per il diritto di voto degli afroamericani. L’immagine di quella folla silenziosa e china, subito prima della manifestazione, segnò la storia americana.

Anche il gesto di Kaepernick divenne un simbolo e fu imitato da sempre più atleti, ma il prezzo da pagare per l’atleta fu alto. A fine anno il quarterback rescisse il contratto coi San Francisco 49ers e, nonostante fosse un ottimo giocatore, non riuscì più a lavorare. Nel 2017 denunciò la NFL per mobbing e nel 2019 la lega si accordò col giocatore per un risarcimento. L’anno seguente l’organizzazione americana ammise di aver sbagliato. Kaepernick non si è mai arreso e oggi è un importante attivista della comunità afroamericana. “Colin in bianco e nero” racconta la crescita dietro alle sue scelte.

Ma l’eredità di Kaepernick ha travalicato la sua carriera sportiva. Dopo la morte di George Floyd, che ha scioccato il mondo, il take a knee è divenuto simbolo del movimento Black Lives Matter, spesso accompagnato da un’altra memoria storica resa celebre da due sportivi: il pugno delle Pantere Nere, alzato da Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi di Messico 1968.

Oggi ha contagiato altri sport e altre nazioni, come l’Italia e la sua nazionale di calcio. Il dibattito nato nel 2021 dalla scelta di inginocchiarsi o meno prima di una partita degli europei ha fatto emergere tutte le contraddizioni del nostro paese.

«Non starò in piedi per dimostrare il mio rispetto per la bandiera di un paese che opprime le persone nere e le minoranze etniche. Per me è più importante del football, e sarebbe egoista guardare dall’altra parte. Ci sono cadaveri per le strade, e persone che la fanno franca»

Colin Kaepernick

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