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1984 di George Orwell è il romanzo più importante del Novecento

george orwell 1984

George Orwell morì in un ospedale di Londra, il 21 gennaio del 1950, a soli 46 anni, per il cedimento di un’arteria polmonare. Il suo capolavoro 1984 è probabilmente uno dei romanzi più importanti del Novecento. Come spiegò Umberto Eco: «Orwell ha intuito che nel futuro-presente di cui egli parla si dispiega il potere dei grandi sistemi sovranazionali, e che la logica del potere non è più, come al tempo di Napoleone, la logica di un uomo. Il Grande Fratello serve, perché bisogna pur avere un oggetto d’amore, ma basta che egli sia un’immagine televisiva».

1984 di George Orwell

I passaggi di 1984 sono memorabili, come la straordinaria massima:

«Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell’intento di salvaguardare una rivoluzione; ma si fa una rivoluzione nell’intento di stabilire una dittatura. Il fine della persecuzione è la persecuzione. Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere».

George Orwell, 1984

A questo potere cieco e famelico si oppone però lo spirito, nella sua accezione più alta:

Winston: Io so che alla fine sarete sconfitti. C’è qualche cosa, nell’universo… non so, un qualche spirito, un qualche principio… che non riuscirete mai a sopraffare.

O’Brien: Credi in Dio, Winston?

Winston: No.

O’Brien: E allora quale può essere questo principio che ci annienterà?

Winston: Non lo so. Lo spirito dell’Uomo.

O’Brien: E tu, ti consideri forse un uomo?

Winston: Sì.

O’Brien: Se tu sei un uomo, Winston, tu sei l’ultimo uomo. La tua specie è estinta; noi ne siamo gli eredi. Ti rendi conto che sei solo? Tu sei fuori della storia, tu non esisti.

George Orwell, 1984

George Orwell fu un intellettuale capace di vivisezionare l’ideologia, anche la sua, scoprendone le contraddizioni e le aberrazioni. La distopia e l’allegoria politica delle sue opere furono la proiezione, artistica, di questa sua capacità di introspezione, lucida, onesta e spietata.

«In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario»

George Orwell

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