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Come la P2 di Licio Gelli ha cambiato la storia d’Italia

licio gelli p2

I due giudici Gherardo Colombo e Giuliano Turone stavano indagando sul rapimento dell’avvocato Michele Sindona quando trovarono, il 17 marzo del 1981, nella fabbrica di Licio Gelli, una lista di quasi mille iscritti alla loggia massonica P2. Un elenco che conteneva nomi di importanti politici, imprenditori, avvocati, dirigenti di imprese ma soprattutto membri delle forze armate italiane e dei servizi segreti italiani.

Lo scandalo della P2

Tutti confratelli di un’organizzazione parallela allo stato che per anni, in Italia, aveva gestito il potere, indirizzato l’azione politica, insabbiato indagini, manipolato i media. «Con la P2 avevamo l’Italia in mano. Con noi c’era l’Esercito, la Guardia di Finanza, la Polizia, tutte nettamente comandate dagli appartenenti alla P2» dirà, in un’intervista a Klaus David, lo stesso Licio Gelli.

Lo scandalo travolgerà tutta la società italiana. Le inchieste e le commissioni parlamentari che seguirono demolirono la Loggia, ma «può essere sopravvissuto il suo sistema di relazioni politiche, finanziarie e criminali» suggerì dieci anni dopo Luciano Violante, Presidente della Commissione Antimafia, commentando la discesa in campo di Berlusconi (tessera 1816 della P2).

La Loggia Propaganda aveva avuto una lunga storia. Fondata, la prima volta, nel 1877 come parte di quella galassia massonica dell’Italia liberale, era stata spazzata via dall’arrivo del fascismo. Fu, quindi, ironico che proprio un militante fascista, Licio Gelli, la riprese in mano nel dopoguerra portandola, nuovamente, alla rovina. Propaganda 2 aveva un indirizzo fortemente politico e un “piano di rinascita democratica” per l’Italia.

Gli obiettivi principali della P2 di Licio Gelli 

  1. La nascita di due partiti
  2. Controllo sui mass media
  3. Superamento del bicameralismo perfetto
  4. Riforma della magistratura, separazione delle carriere e responsabilità del CSM nei confronti del parlamento
  5. Riduzione del numero dei parlamentari
  6. Abolizione delle Province
  7. Abolizione del valore legale del titolo di studio
  8. Non rieleggibilità del Presidente della Repubblica

«Nessuno può negare che la P2 sia un’associazione a delinquere»

Sandro Pertini

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