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Le guerre di Bush e la risposta di Tiziano Terzani

George W. Bush in Afghanistan e Iraq

Il 1 maggio 2003 l’invasione dell’Iraq si era appena conclusa, un anno e mezzo dopo la caduta di Kabul e l’occupazione dell’Afghanistan. Bush, atterrato sulla portaerei USS Abraham Lincoln, davanti allo striscione “Missione compiuta”, descriveva la grande vittoria occidentale contro il terrorismo islamista. Una vittoria che, però, non c’era mai stata. L’Iraq avrebbe generato l’Isis, sprofondando il mondo in un terrore ancora più grande. L’Afghanistan, proprio in questi giorni, è tornato in mano ai talebani.

Le guerre di Bush per Tiziano Terzani

Nella follia di quegli anni all’ombra delle Torri Gemelle in rovina, orde di politici e di intellettuali chiedevano la guerra “giusta” al terrore e la “vittoria” in questo nuovo “conflitto di civiltà”. Ma non Tiziano Terzani. Il giornalista fu uno dei pochi a restare lucido nel mare in tempesta delle emozioni occidentali.

Non usò mezzi termini, per lui quell’azione bellica era un fallimento. Una sconfitta che sarebbe durata quasi vent’anni, anche se lui ancora non lo sapeva. Nella sua lettera di risposta a Oriana Fallaci, che, invece, aveva inneggiato alla guerra, scrisse:

«La salvezza non è nella tua rabbia accalorata, né nella calcolata campagna militare chiamata, tanto per rendercela più accettabile, ‘Libertà duratura’. O tu pensi davvero che la violenza sia il miglior modo per sconfiggere la violenza? Da che mondo è mondo non c’è stata ancora la guerra che ha messo fine a tutte le guerre. Non lo sarà nemmeno questa.

«Il mondo ci sta cambiando attorno. Cambiamo allora il nostro modo di pensare, il nostro modo di stare al mondo. È una grande occasione. Non perdiamola: rimettiamo in discussione tutto, immaginiamoci un futuro diverso da quello che ci illudevamo d’aver davanti prima dell’11 settembre e soprattutto non arrendiamoci alla inevitabilità di nulla, tanto meno all’inevitabilità della guerra come strumento di giustizia o semplicemente di vendetta».

Tiziano Terzani

In Lettere contro la guerra aggiunse:

«Il problema è che fino a quando penseremo di avere il monopolio del bene, fino a che parleremo della nostra come LA civiltà, ignorando le altre, non saremo sulla buona strada».

Tiziano Terzani in Lettere contro la guerra

3 pensieri riguardo “Le guerre di Bush e la risposta di Tiziano Terzani

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