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Lo sciopero degli strilloni contro i grandi giornali

Gli strilloni di New York

Erano bambini di strada ma sconfissero i magnati dei media americani con il loro sciopero. I newsboys, gli strilloni, vendevano i giornali a ogni angolo delle tentacolari metropoli statunitensi come New York. Figli di immigrati poveri, compravano 100 copie di un quotidiano per 50 cent l’uno e poi le rivendevano a 1 dollaro.

Nell’aprile del 1898 scoppiò la guerra tra USA e Spagna per il controllo di Cuba, che durò fino a dicembre. Le tirature dei giornali aumentarono a dismisura e i grandi quotidiani, in particolare quelli dei due magnati rivali della carta stampata: Joseph Pulitzer e William Hearst, aumentarono i prezzi per i newsboys. Gli strilloni avrebbero comprato a 60 cent a copia e compensato il maggior costo grazie alla crescita del mercato.

Ma dopo la fine della guerra le vendite di giornali crollarono. Pulitzer e Hearst, però, decisero di mantenere i prezzi dei loro The Evening World e New York Evening Journal. I newsies della città decisero di proclamare uno sciopero e un boicottaggio. Proibirono a chiunque di vendere copie dei due quotidiani in tutta New York. Qualsiasi ragazzo trovato a vendere il World e il Journal veniva aggredito, picchiato e i suoi giornali bruciati.

I newsies distribuivano anche volantini per spingere gli abitanti di New York a non comprare i giornali boicottati. Il World passò da 360mila copie vendute al giorno, a 125mila. Kid Blink e David Simmons, i due leader dello sciopero, riunirono circa 7mila strilloni della città in un grande incontro a Irving Hall.

Ma gli avversari dei ragazzi diffusero voci calunniose sui leader del movimento. Kid Blink, che aveva solo 18 anni, cadde in disgrazia dopo un’accusa di corruzione e si ritirò dal comando. Lo sciopero perse, così, la sua carismatica guida.

Dopo due settimane di boicottaggio, però, Pulitzer e Hearst avevano perso montagne di denaro, quindi proposero un compromesso agli strilloni: le copie avrebbero continuato a costare 60 cent, ma il World e il Journal avrebbero ricomprato tutte quelle invendute a fine giornata. I newsboys accettarono e il 1 agosto 1899 terminarono con una vittoria il loro storico sciopero.

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