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L’importanza di ‘Fuori!’ per il Movimento LGBTQI+ italiano

Fuori! e il Movimento LGBT+

Il Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (Fuori!) è stata un’organizzazione fondamentale per lo sviluppo del movimento LGBTQI+ nel nostro paese. Nacque nel 1971, sull’onda di un cambiamento nella percezione e nell’espressione di sé da parte del mondo omosessuale ed LGBT+ in genere.

In quel periodo, infatti, il coming out (da cui anche il nome Fuori!) divenne un passo necessario per l’intera comunità omosessuale che rivendicò l’uscita da quella clandestinità vissuta e sofferta dalla generazione precedente. I moti di Stonewall, l’esperienza tragica di Harvey Milk, le parabole di Fuori!, GLF e dell’associazionismo omosessuale europeo furono le tappe di un percorso di emancipazione che continua ancora oggi.

1971 – Nasce Fuori!

Il Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (Fuori!) è stata la prima associazione per la liberazione degli omosessuali in Italia, fondata dal libraio Angelo Pezzana e ispirata al manifesto di Massimo Consoli di ROMA-I. La sua rivista omonima (1972-1982) è stata un importante strumento di libertà sessuale.

1972 – La prima manifestazione omosessuale

Il 5 aprile del 1972 Fuori! organizzò quella che è considerata la prima manifestazione pubblica di omosessuali in Italia. Una contestazione al “Congresso internazionale sulle devianze sessuali” di ispirazione cattolica. Parteciparono anche il FHAR francese, il MHAR belga, il GLF inglese e l’IHR internazionale.

1976 – I primi candidati apertamente omosessuali

Dopo l’alleanza col Partito Radicale, decisa nel 1974, Fuori! presentò i primi candidati apertamente omosessuali d’Italia alle elezioni del 1976. Angelo Pezzana divenne, grazie alla rotazione dei posti, il primo parlamentare gay italiano per otto giorni, dal 6 febbraio al 14 febbraio 1979, quando si dimise.

1982 – Lo scioglimento del Fuori!

Dall’inizio degli anni Ottanta, il Fuori! si dedicò alla creazione di comunità LGBT+ in tutte le città, con fini politici, culturali, ricreativi e di autodifesa. Il Fronte, divenuto un gruppo di pressione sulle istituzioni, si sciolse su proposta di Angelo Pezzana al congresso del 1982, per trasformarsi in una lobby.

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