Per 80 anni ci siamo chiesti chi avesse tradito Anna Frank, giovanissima vittima dell’Olocausto divenuta celebre per il diario scritto durante la clandestinità nell’Olanda occupata dai nazisti.
L’uomo che tradì Anna Frank
Si chiamava Arnold van den Bergh, era un famoso notaio ebreo di Amsterdam. Fu lui, sembra, a rivelare il nascondiglio di Anna Frank, per garantire la sicurezza della propria famiglia. Van den Bergh aveva fatto parte del Jewish Council, un organismo collaborazionista nato per facilitare l’attuazione della politica di occupazione nazista. Le autorità poi sciolsero il Jewish Council nel 1943 e i spedirono i suoi membri nei campi di sterminio per essere a loro volta uccisi.
Arnold van den Bergh avrebbe tradito la famiglia di Anna Frank, «dopo aver perduto una serie di protezioni ed essersi trovato nella necessità di offrire qualche informazione di valore ai nazisti, per cercare di mantenere in salvo se stesso e sua moglie», ha spiegato Vince Pankoke, ex agente dell’Fbi e membro del team investigativo, in un’intervista a 60 Minutes sulla statunitense CBS poi ripresa dalla BBC.
La famiglia di Anna era rimasta nascosta per due anni quando, nell’agosto del 1944, la polizia fece irruzione nel sottotetto. Deportate nei lager, Anna e sorella Margot morirono di tifo nel 1945 a Bergen Belsen, la madre Edith a Auschwitz. L’unico a sopravvivere fu il padre Otto che poi si dedicò a conservare la memoria della figlia attraverso il suo diario.
Pankoke ha collaborato con il videomaker olandese Thijs Bayens, lo storico e giornalista Pieter van Twisk e una squadra di ricercatori d’archivio. «Abbiamo cominciato compilando una lista di modi con cui la soffitta poteva esser stata compromessa. Avevano abbassato la guardia? Magari facevano troppo rumore? Erano stati visti dalle finestre? Oppure fu un tradimento?». Poi l’identificazione del notaio olandese. Già nel 1963, in un’intervista con la polizia, Otto Frank disse di aver ricevuto un biglietto che indicava van den Bergh, unico sopravvissuto del Jewish Council (morto nel 1950), come il traditore della sua famiglia.