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Holodomor, quando l’URSS sterminò milioni di ucraini

Cos'è Holodomor, che uccise milioni di ucraini

Nella loro lingua non esisteva una parola per descrivere una tragedia come quella, che avrebbe portato alla morte di milioni di ucraini. Così coniarono Holodomor per descriverla, una nuova forma di sterminio tra le molte de “Il secolo dei genocidi” descritto da Bernard Bruneteau.

Cos’è Holodomor, il raccolto amaro

Quando la Rivoluzione Russa incluse l’Ucraina, agli occhi di Mosca il paese era ancora quel “granaio” da sfruttare che era stato per l’Impero Zarista. I contadini ucraini aderirono forzatamente ai kolchoz, le fattorie di Stato, mentre le loro terre, confiscate, passavano nelle mani della burocrazia sovietica. La fame e le requisizioni attuate per ritorsione portarono alla morte di milioni di ucraini. Secondo lo storico Bernard Bruneteau: «La prima mortalità di massa fu causata direttamente dal fatto che le autorità sovietiche, indifferenti alle naturali variazioni di produzione, mantennero percentuali altissime di requisizioni (circa il 20%)».

L’Ucraina era il “granaio” del popolo sovietico, in particolare di quello russo. Nella regione le collettivizzazioni riguardarono più dei due terzi delle terre dei contadini, mentre in Russia solo la metà. Fu una strage: dei cinque milioni di cittadini sovietici morti per la collettivizzazione stalinista, quattro milioni erano ucraini (secondo alcune stime, altre parlano di circa 2 milioni). «Le epidemie si diffusero e si registrarono casi di cannibalismo, tutti fatti di cui il governo tenne un bilancio preciso. Quasi la metà delle vittime era costituita da bambini» continua Bernard Bruneteau.

L’Holodomor, il più grande sterminio dopo l’Olocausto degli ebrei, però cadde nel silenzio. Nessuno ne poté parlare per decenni finché, con la glasnost di Gorbaciov, qualcosa iniziò a cambiare. Proprio nel 1986 uscì, tra gli altri, il libro dello storico Robert Conquest (“Harvest of Sorrow”) che accusava l’URSS di genocidio deliberato. Di parere simile lo storico Ettore Canella (“genocidio sociale”) mentre altri studiosi, come Michael Ellman, si dichiararono contrari a questa definizione.

Il 10 novembre 2003 Russia, Ucraina e USA hanno firmato una dichiarazione congiunta riconoscendo la tragedia ma senza definirla come genocidio.

Foto scattata da Alexander Wienerberger nel 1933.

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