Nel 1823 una terribile epidemia di Febbre Gialla colpì New Orleans e un improbabile protagonista decise il destino di migliaia di persone. Nel 1800 il medico anticonformista Louis Dufilho lasciò il sud della Francia, travagliato dalle guerre napoleoniche, ed emigrò negli Stati Uniti, proprio a New Orleans. La città, all’epoca, era una delle più ricche e cosmopolite del mondo e ospitava persone di 25 nazionalità diverse.
L’epidemia di Febbre Gialla
L’epidemia colpì violentemente la città, uccidendo gran parte della popolazione senza che le autorità o i medici dell’epoca potessero fare alcunché. Ma Dufilho, grazie al suo retaggio da migrante francese e alla sua conoscenza della botanica del Nuovo Mondo, capì che il chinino, un alcaloide antipiretico estratto tempo prima da due scienziati in Francia da una pianta peruviana, la Quina, avrebbe potuto salvare la città.
Andò nei quartieri devastati dalla piaga e, dopo aver sperimentato su se stesso il farmaco, lo somministrò a tutti i moribondi. Grazie al chinino, Louis Dufilho curò l’intera popolazione di New Orleans e salvò la città, divenendone il primo farmacista con licenza della storia.
Entrò poi in quella Howard Association, iniziale incarnazione della Croce Rossa, che grazie alla sua scoperta avrebbe curato altri 130,000 malati di Febbre Gialla. La farmacia originale di Dufilho esiste ancora, conservata come un museo nella Vieux Carre di New Orleans.