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Violet Gibson, la donna che sparò a Benito Mussolini

Violet Gibson che sparò a Benito Mussolini

Violet Gibson, che avrebbe sparato a Benito Mussolini, era una ragazza di buona famiglia, figlia di un politico anglo-irlandese, costretta dalle convenzioni della società vittoriana. Dopo il debutto alla corte della Regina Vittoria, Violet rifiutò gli ideali, la religione e lo stile di vita dell’Impero Britannico, diventando pacifista. La sua indipendenza e il fascino che provava verso le dottrine esoteriche la resero facile obiettivo dei pregiudizi dell’epoca. Considerata pazza già prima del 1926, fu internata due volte prima del suo trasferimento a Roma.

L’attentato a Benito Mussolini

Qui, il 7 aprile del 1926, si recò in piazza del Campidoglio dove Benito Mussolini stava inaugurando un congresso di chirurghi. Violet raggiunse Il Duce mentre usciva dal palazzo, estrasse la pistola e sparò tre colpi, ferendolo al naso. Secondo studiosi come Arrigo Petacco, a salvare Mussolini sarebbe stato un saluto romano che stava porgendo nel momento dello sparo: tirando indietro il capo e irrigidendosi come sua abitudine nel saluto, avrebbe inconsapevolmente portato la testa fuori traiettoria.

La folla si gettò su Violet per linciarla ma la polizia le salvò la vita arrestando la prontamente. Interrogata in questura, non rivelò le ragioni dell’attentato. Mussolini cercò di sdrammatizzare l’evento scherzando sulla presenza di così tanti medici pronti a soccorrerlo, ma in realtà si preoccupava di apparire debole dopo essere stato ferito da una donna.

Violet, ritenuta inferma di mente, fu rispedita in Inghilterra per essere rinchiusa nell’ospedale psichiatrico di Northampton. Vent’anni dopo, quando la guerra e la caduta di Mussolini rivelarono l’orrore del fascismo, molti si domandarono se Gibson fosse stata davvero “solo una pazza”. Ma la storia non poteva più essere riscritta e Violet rimase al St Andrew’s di Northampton dove morì nel 1956.

«Mussolini era così misogino, come l’intero regime fascista che fu scioccato dall’essere stato ferito da una donna e da una straniera. Quello fu un duro colpo per il suo grande ego»

Frances Stonor Saunders, The Woman who shot Mussolini
Violet Gibson dopo l'arresto
Violet Gibson dopo l’arresto

Immagine di copertina: Violet Gibson, The Irish Woman Who Shot Mussolini con Olwen Fouéré.

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