La nascita del movimento no vax affonda le sue radici nell’Inghilterra del XIX secolo, un paese dove il vaiolo uccideva migliaia di persone ogni anno e ne accecava altrettante. Centinaia di migliaia se si considera tutto il continente europeo. Il governo rese, quindi, obbligatorie le vaccinazioni scatenando il primo fronte di opposizione a questo farmaco. Dall’Inghilterra l’antivaccinismo si diffuse seguendo il percorso dei vaccini, prima in America e poi nel resto del mondo.
Le parole per scoprire la storia del movimento no vax
Il movimento no vax ha due secoli di storia e alcune parole chiave che servono a capirne l’evoluzione, strettamente legata alla lotta contro il vaiolo il cui vaccino fu il primo a essere sviluppato.
ACVL – Anti-Compulsory Vaccination League
L’Anti-Compulsory Vaccination League fu una delle prime organizzazioni no vax, fondata in Inghilterra in risposta al vaccino per il vaiolo, reso obbligatorio nel 1853.
Andrew Wakefield
Nel 1998 Andrew Wakefield, allora medico britannico, pubblicò un articolo nel quale sosteneva la correlazione fra vaccini MPR e autismo. Lo studio fu immediatamente sconfessato e si scoprì che il medico aveva brevettato una versione concorrente di quello stesso vaccino. Nel 2010, Wakefield fu radiato dall’ordine dei medici.
Edward Jenner
Nel 1798 Edward Jenner inventò il primo vaccino, quello contro il vaiolo. All’inizio la Royal Society ritenne il farmaco troppo rivoluzionario, ma presto ne comprese il valore. Le prime inoculazioni scatenarono i movimenti di opposizione che consideravano questa pratica “impura”.
Incidenti
L’inizio della produzione industriale e la scoperta di nuovi vaccini portarono, nel Novecento, ad alcuni incidenti che influenzarono l’opinione pubblica, come Lubecca (1929), Gruaro (1933) e Cutter (1955).
Leicester
Il primo movimento no vax inglese promosse numerose manifestazioni dopo l’obbligo vaccinale per il vaiolo del 1853 e nel 1885 riuscì a radunare migliaia di persone a Leicester, per la prima grande protesta no-vax della storia.
Morbillo
A causa del calo globale nelle vaccinazioni, il morbillo è recentemente riemerso, causando, nel 2019, oltre 200mila morti. Il numero più alto del quarto di secolo precedente. Per questo motivo l’Italia, tra i paesi più colpiti in Europa, ha reintrodotto l’obbligo vaccinale dell’MPR.
Obiezione di coscienza
Prima delle guerre mondiali l’obiezione di coscienza era riferita principalmente ai vaccini e fu introdotta, a causa delle proteste, con una legge del 1898/1907 in Inghilterra.
Pamphlet di Ross
Nel 1885 Alexander Milton Ross pubblicò, a Montréal, un libello considerato tra i primi testi no-vax. Vi si leggono gli stessi slogan di oggi, compresa la “dittatura sanitaria”.
«E non venite a parlarmi della dittatura russa, nessuno è formidabile come i funzionari sanitari di Montréal».
Alexander Milton Ross
Quetta
Nel 2016 un attentatore suicida si fece esplodere nel centro antipolio di Quetta, in Pakistan, causando 15 morti e dieci feriti. Il paese, dove i vaccini sono ostacolati, è uno dei tre al mondo in cui la poliomelite è ancora endemica.
Roald Dahl
L’autore de La fabbrica di cioccolato e Il Grande Gigante Gentile, dopo aver perso la figlia a causa del morbillo, scrisse una lettera aperta a chi rifiutava i vaccini che continua a commuovere i lettori ancora oggi.
Sentenza di Cambridge
Nel 1905 la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò che l’obbligo vaccinale della città di Cambridge, Massachusetts, era legittimo e che. in caso di minaccia sanitaria, il bene pubblico era superiore alla libertà individuale.
The Vaccination Inquirer
The Vaccination Inquirer, fondato da William Tebb nel 1879 come giornale della London Society for the Abolition of Compulsory Vaccination, divenne la prima voce ufficiale del movimento no-vax nella stampa dell’epoca.
Vaiolo
Quando Jenner scoprì il primo vaccino, in Inghilterra il vaiolo uccideva 40mila persone l’anno. Nel 1979, l’OMS lo ha dichiarato “eradicato”. Oggi è l’unica malattia del tutto scomparsa nella popolazione umana.
William Tebb
L’uomo d’affari inglese William Tebb fu uno dei primi attivisti no vax della storia e uno dei lobbisti per la legge sull’obiezione di coscienza del 1898/1907. Fondò l’Anti-Vaccination Society of America nel 1879.
Le origini del movimento no vax
Nel movimento delle origini, come in quello odierno, si mescolavano sensibilità religiose, spinte libertarie, sfiducia nelle istituzioni, pensieri antiscientifici e medicine alternative. Il fondatore della chiropratica, Daniel D. Palmer, scrisse:
«È il massimo dell’assurdità sforzarsi di ‘proteggere’ qualsiasi persona dal vaiolo o da qualsiasi altra malattia inoculandola con uno sporco veleno animale»
Daniel D. Palmer
Oggi il vaiolo è l’unica malattia al mondo ad essere stata “eradicata” e non è più presente nella popolazione umana. Quando iniziò l’ultima grande campagna di vaccinazione contro questo morbo, nel 1967, faceva ancora 2 milioni di vittime all’anno, soprattutto nei paesi più poveri. Tra il 1979 e il 1980 il vaiolo non esisteva più, sconfitto dopo 3mila anni dal primo vaccino sviluppato.
Oggi la diffusione di questi farmaci ha consentito di limitare a pochi casi l’anno la tubercolosi, e di combattere in modo efficacissimo malattie come la difterite, la poliomelite, l’epatite B, la pertosse e tante altre, salvando miliardi di persone in tutto il mondo.
«Si stima che i vaccini abbiano salvato le vite di circa 3 milioni di bambini solamente l’anno scorso. 3 milioni di futuri medici, insegnanti, artisti, leader di comunità, madri e padri che oggi sono vivi grazie a milioni di operatori e volontari che hanno percorso centinaia di miglia per raggiungere anche le comunità più remote, attraversando giungle e superando mari pur di raggiungere ogni bambino» spiega Robin Nandy, a capo dei programmi dell’UNICEF per le vaccinazioni.
«Dopo aver considerato lo sviluppo e i risultati del programma globale di eradicazione del vaiolo avviato dall’OMS nel 1958 e intensificato a partire dal 1967 […] dichiara solennemente che il mondo e i suoi popoli hanno ottenuto la libertà dal vaiolo, una delle malattie più devastanti a manifestarsi con epidemie in molti paesi sin dai tempi più remoti, lasciando morte, cecità e deturpazione nella sua scia e che solo un decennio fa era dilagante in Africa, Asia e Sud America»
Organizzazione Mondiale della Sanità
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