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Gruppo 43, i veterani ebrei che sconfissero i fascisti inglesi

Il Gruppo 43 - foto dal libro di Daniel Sonabend

I veterani ebrei inglesi del futuro Gruppo 43 non pensavano di tornare dalla guerra per ritrovare i fascisti che marciavano per le strade di Londra. Invece, finita la guerra contro Hitler e Mussolini, molti gruppi e movimenti inglesi di ispirazione nazifascista e antisemita tornarono ad alzare la testa. Sei mesi dopo la vittoria degli Alleati, Sir Oswald Mosley, il più importante leader fascista, organizzò un raduno con mille supporter entusiasti. «Dobbiamo liberarci degli Yids» dicevano, «non ne hanno bruciati abbastanza a Belsen».

La nascita del Gruppo 43

Ma Mosley e i suoi trovarono pane per i loro denti in un gruppo di veterani di guerra ebrei altrettanto motivati. Avevano vissuto la guerra e scoperto il genocidio dei loro parenti, amici, correligionari in Germania. Erano in tutto 43, 38 uomini e 5 donne, che si incontravano al Maccabi House di Hampstead. Fu là che dopo un primo scontro coi fascisti, decisero di fondare il Gruppo 43. In poco tempo ivennero centinaia e infine migliaia. Per cinque anni si opposero alla rinascita dell’Unione Fascista Britannica di Mosley.

Il Gruppo 43 iniziò a infiltrare spie nel movimento fascista e ad attaccare e sabotare i loro raduni. Come al mercato di Ridley Road, dove una folla di 700 fascisti si era radunata per ascoltare Mosley gridare alla minaccia “straniera”. Il Gruppo 43 distrasse la polizia con i suoi infiltrati mentre due schieramenti di assaltatori attaccavano il podio per distruggerlo e costringere gli agenti a disperdere il raduno.

Entro il 1950 avevano sabotato più di 2mila incontri fascisti e pubblicato, per due anni, “On Guard”, la principale rivista anti-fascista del periodo. Il governo e il comitato dei deputati ebrei inglesi osteggiavano l’organizzazione, preoccupati dai loro metodi da guerriglia. Ma Morris Beckman, Gerald Flamberg, Leonard Sherman, Alec Carson e i loro compagni riuscirono a scongiurare la rinascita di un polo fascista in Inghilterra.

Il Gruppo si sciolse volontariamente il 4 giugno 1950. La sua eredità si trasmise ad altre organizzazioni simili (come il Gruppo 62). Questi continuarono la battaglia con i fascisti, stavolta in difesa delle persone nere e immigrate.

Immagine: in copertina da “We fight fascists” di Daniel Sonabend.

  • Una riunione del Gruppo 43
  • Sir Oswald Mosley, leader dei fascisti inglesi

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