Ludwig Guttman, nato in Germania il 3 luglio del 1899, è l’uomo a cui dobbiamoi Giochi paralimpici (con un piccolo aiuto dell’Italia). Neurologo dall’intuito straordinario che comprese lo stretto legame tra mente e corpo nella cura dei reduci di guerra, Guttman avrebbe potuto aiutare migliaia di soldati tedeschi usciti dalla Seconda Guerra Mondiale. Ma, essendo ebreo, dovette rinunciare alla cattedra e infine fuggire dalla Germania nazista nel 1939, per rifugiarsi nel Regno Unito.
Qui, nel 1943, divenne direttore di un centro per piloti della Royal Air Force con lesioni alla colonna vertebrale a Stoke Mandeville. Fu in questo centro, nella campagna di Aylesbury a nord ovest di Londra, che Guttman propose ai reduci lo sport come terapia riabilitativa, sia fisica che psicologica.
Ludwig Guttman e i Giochi Paralimpici
Nel luglio del 1948 organizzò i primi Giochi di Stoke Mandeville in contemporanea con le Olimpiadi che si tenevano poco lontano, a Londra. A quella prima edizione parteciparono solo atleti in sedia a rotelle, ma con gli anni si aggiunsero anche sportivi con disabilità diverse.
I Giochi del 1952 videro la partecipazione anche di atleti olandesi diventando, così, internazionali. Nel 1958 un medico italiano, Antonio Maglio, propose a Guttman di disputare i l’edizione del 1960 a Roma in contemporanea con le Olimpiadi. Questa svolta decretò il successo mondiale dei giochi. A Roma arrivarono 400 atleti di 23 nazioni diverse per quelli che furono chiamati Giochi Internazionali per Paraplegici.
Nel 1984, quattro anni dopo la morte di Guttman, il Comitato Olimpico li trasformò nei Giochi Paralimpici e diede vita al Comitato Paralimpico Internazionale. Oggi i GP contano 23 discipline, 4.300 atleti da 176 nazioni.
«C’è stato un cambiamento culturale, di cui i Giochi sono in parte causa ed effetto. Fino a qualche anno fa, si esaltava il loro aspetto sociale. Adesso invece la disabilità è meno centrale, mentre lo è molto di più l’aspetto agonistico»
Stefano Caredda

Da Le storie olimpiche che hanno cambiato la società su VD News