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Qual è la storia del legame che unisce Italia e Russia?

La storia del legame tra Italia e Russia

Se vi siete stupiti davanti ai tentennamenti, alle indecisioni, di una grossa parte della politica italiana persino di fronte all’invasione russa dell’Ucraina, la storia degli ultimi duecento anni può rispondervi. C’è, infatti, un legame che collega le fredde sponde del Baltico al caldo sole del Mediterraneo, nato prima ancora che esistesse un’Italia unita. Da secoli, Italia e Russia, sono nazioni legate tra loro.

La storia dei legami tra Italia e Russia

Già nel 1767, Caterina la Grande inviò, in incognito, i fratelli Orlov a Venezia a dispetto dell’Austria (che voleva gli stati italiani isolati). Ma saranno Romanov e Savoia a costruire i primi rapporti politici degni di questo nome. Lo Zar Alessandro finanziò con 300.000 rubli il Re Carlo Emanuele IV creando tra le due famiglie un solido rapporto che né la Guerra di Crimea, né l’Unità d’Italia riuscirono a spezzare.

Si potrebbe pensare che l’ascesa del fascismo, nemico del comunismo, avrebbe rotto questo rapporto. Invece, nel suo primo discorso alla Camera dei deputati, Benito Mussolini dichiarò di voler riconoscere, tra i primi leader al mondo, l’Unione Sovietica di Stalin. Nel 1933 le due nazioni arrivarono al “Patto di amicizia e non aggressione” che fu rotto solo dalla Seconda guerra mondiale.

La Guerra Fredda permise all’Italia di giocare un ruolo di mediazione. Non tanto per l’allineamento del PCI alle posizione sovietiche, ad esempio durante l’invasione dell’Ungheria, quanto per l’azione diplomatica di governi come quello di Amintore Fanfani, che riuscì a ritagliarsi un ruolo importante durante la crisi di Cuba. Sempre tra il 1958 e il 1968, si intensificarono anche i rapporti economici tra URSS, l’Eni di Enrico Mattei e FIAT.

La perdita di credibilità della politica italiana e la disgregazione dei partiti alla fine della Guerra Fredda, però, indebolirono la posizione dell’Italia. Nonostante il patrocinio italiano alla partnership tra Russia e NATO, negli ultimi venti anni l’azione della classe dirigente nazionale all’estero è diventata sempre meno rilevante. Molti partiti hanno finito per fare da semplice cassa di risonanza per potenze come la Russia e niente sembra presagire un’inversione di tendenza.

Le date più importanti

  • 1767 – Caterina la Grande riesce a stabilire contatti politici con la Repubblica di Venezia
  • 1799-1917 – I Romanov e i Savoia costruiscono una solida relazione politica
  • 1922-1923 – L’Italia fascista riconosce l’URSS e stipula il “Patto di amicizia e non aggressione”
  • 1956 – Il PCI si schiera a sostegno dell’invasione sovietica dell’Ungheria
  • 1962 – Il Governo Fanfani aiuta la mediazione tra USA e URSS durante la crisi di Cuba
  • 1964-1966 – La città russa di Stavropol’-na-Volge cambia nome in Togliatti e vi apre uno stabilimento della FIAT
  • 2002 – Vladimir Putin firma la “Dichiarazione di Roma” aderendo al Consiglio NATO-Russia
  • 2018 – Giuseppe Conte si reca a Mosca per i nuovi accordi Italia-Russia
  • 2022 – Vladimir Putin dichiara l’Italia “paese ostile” dopo le sanzioni per l’invasione dell’Ucraina

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