fbpx

La liberazione sessuale iniziò con la Resistenza

La Resistenza non spezzò soltanto l’oppressione politica del fascismo, ma anche il perbenismo della sua società, riunendo nell’intima clandestinità all’ombra della guerra civile corpi giovani di generi diversi e compiendo i primi passi verso la liberazione sessuale. Certo, quel sistema repressivo, molti se lo portavano ancora dentro quando si davano alla macchia con i loro compagni. «Il clima nel quale si viveva era di moralismo e puritanesimo esasperato» raccontò Trottolina (Tersilla Fenoglio). «”Il peccato di carne è il più grave” mi avevano detto in collegio».

Resistenza e liberazione sessuale

Un moralismo che sopravvisse alla guerra e spinse tanti partigiani a tacere sulle proprie relazioni per non incrinare l’immagine, quasi asessuata, della Resistenza. L’intimità, in quel momento rivoluzionario irripetibile, ebbe naturalmente molte forme. «Quel sentimento è difficile da descrivere» spiegò Marisa Ombra, associandolo alla fratellanza.

Bianca Guidetti Serra, nel 1995, ruppe questo tabù e spiegò in un’intervista: «Si faceva o non si faceva l’amore? Si faceva l’amore e molto». La vicinanza, l’intimità di quella vita clandestina di giovani uomini e donne spingeva a provare nuove esperienze, anche a causa dell’ombra della morte. Marisa Sacco, attiva nelle Langhe, raccontò: «C’era una che filava con un certo Eugenio» ma si rifiutava di fare l’amore. «Poi lui è morto. Sai che dopo, se un partigiano glielo chiedeva, ci stava? Perché aveva detto di no a Eugenio che poi era morto». Questa prossimità tra sessi ebbe anche aspetti problematici: un caso di molestie è riportato, ad esempio, da Marisa Ombra.

I rapporti tra partigiani potevano diventare relazioni, vere e proprie “coppie di fatto” prima del matrimonio. «Tu lo facevi capire e veniva accettato», spiegò Serra, che stava con Alberto Salmoni, sposato dopo la guerra. Alcune di queste coppie decidevano di suggellare l’unione legalmente, con il “rito partigiano” che unì, ad esempio, Maria Anselma e Amilcare “Michel” Ghibellini.

La Resistenza, quindi, non ci accompagnò soltanto nella liberazione dal nazifascismo ma anche in quella sessuale, compiendo quei primi passi che avrebbero portato alla rivoluzione degli anni Sessanta.

Libri consigliati

I link riportati sono parte di un’affiliazione, per voi usarli non comporta alcuna spesa aggiuntiva, ma aiuterete a sostenere il progetto. Grazie

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: