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Richard Oakes e l’occupazione Sioux di Alcatraz

sioux alcatraz

Al tramonto della Summer of Love, mentre in Europa esplode la contestazione giovanile e a Woodstock ancora vibrano nel ricordo del vento le corde di Jimi Hendrix, un gruppo di Sioux organizza una comunità ad Alcatraz, guidata da un uomo.

Richard Oakes e i Sioux di Alcatraz

Richard Oakes è un americano mohawk, che si è trasferito da St.Regis a San Francisco per frequentare la State University. Nel 1969, un anno dopo l’uccisione di Martin Luther King Jr, Oakes, famiglia e Adam Aquila Fortunata, con una flottiglia di barche e 75 nativi americani superano il blocco della Guardia Costiera. Sbarcano su Alcatraz, occupandola in nome del popolo Sioux. L’obiettivo è quello di creare un centro di studi che preservi la cultura dei Nativi Americani.

L’isola che era stata lo specchio delle paure americane diviene allora il riflesso delle sue più antiche ingiustizie. Richard Oakes ne è il principale leader. Organizza, per più di un anno, la vita di quasi 400 persone sull’isola, impiegando ognuno nelle mansioni necessarie alla convivenza.

Richard Nixon tenta una trattativa ma senza successo. Sarà invece il dramma della vita a cambiare il corso dell’occupazione più lunga nella storia dei rapporti tra USA e Nativi Americani. Il 3 gennaio, infatti, Yvonne, figliastra di Oakes, morirà nella caduta dalle gradinate di cemento, spezzando per sempre la vita del leader attivista e della sua famiglia.

La morte di Richard Oakes

Richard non vedrà il futuro successo del suo popolo. Dopo aver combattuto per la Tribù di Pit River contro la Pacific Gas & Electric e aver creato un’università mobile per i Nativi Americani, viene ucciso con un colpo di pistola dal manager dell’associazione cristiana YMCA, Michael Morgan, a Sonoma, nel 1972. Nonostante la fama di razzista di Morgan, e il fatto che Oakes fosse disarmato, l’uomo viene assolto per Legittima Difesa.

«Invitiamo gli Stati Uniti a riconoscere la giustizia delle noestre richieste. La scelta ora è nelle mani del governo americano – di usare la violenza su di noi per strapparci alla terra del nostro Grande Spirito, o di iniziare un vero cambiamento nei suoi rapporti con gli Indiani Americani. Non temiamo le vostre minacce di accusarci di crimini sulla nostra terra. Noi e tutti gli altri popoli oppressi daremmo il benvenuto alla dimostrazione di fronte al mondo della vostra tendenza al genocidio. Nondimeno, cerchiamo la pace»

Richard oakes e la comunità di alcatraz

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