Malcolm X fu assassinato il 21 febbraio del 1965, durante un discorso ad Harlem, forse dai suoi ex compagni della Nation of Islam. Malcolm si era distaccato due anni prima dall’organizzazione di Elijah Muhammad, perché la sentiva ormai distante e corrotta.
Il cambiamento di Malcolm X
Fu al ritorno dal pellegrinaggio a La Mecca che si consumò la rottura definitiva col passato di Malcolm X, nome scelto da Malcolm Little al termine di un travagliato percorso di emancipazione. Durante quel viaggio in Medio Oriente, Malcolm vide l’Islam come una forza capace di abbattere le barriere etniche, non di rimarcarle. Tornato negli USA disse alla nazione:
«I diritti umani vi sono dati da Dio. I diritti umani sono quelli che tutte le nazioni della Terra riconoscono. In passato, è vero, ho condannato in modo generale tutti i bianchi. Non sarò mai più colpevole di questo errore; perché adesso so che alcuni bianchi sono davvero sinceri, che alcuni sono davvero capaci di essere fraterni con un nero. Il vero Islam mi ha mostrato che una condanna di tutti i bianchi è tanto sbagliata quanto la condanna di tutti i neri da parte dei bianchi. Da quando alla Mecca ho trovato la verità, ho accolto fra i miei più cari amici uomini di tutti i tipi – cristiani, ebrei, buddhisti, indù, agnostici, e persino atei! Ho amici che si chiamano capitalisti, socialisti, e comunisti! Alcuni sono moderati, conservatori, estremisti – alcuni sono addirittura degli “Zio Tom”! Oggi i miei amici sono neri, marroni, rossi, gialli e bianchi!».
Malcolm X nel 1964
Al funerale, celebrato il 27 febbraio del 1965, parteciparono un milione e mezzo di persone. Il grande rivoluzionario e attivista fu sepolto nel cimitero di Ferncliff, ad Hartsdale, New York.
Immagine: Malcolm X (1992) di Spike Lee con denzel Washington

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