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Victoria Woodhull, la prima donna candidata presidente degli USA

Victoria Woodhull

Victoria California Claflin, la prima donna candidata Presidente degli Stati Uniti, nacque nel 1838 in una famiglia poverissima. La madre era analfabeta e il padre un criminale, la coppia viveva con altri sei figli in Ohio. Come Marie Curie, anche Victoria raggiunse i suoi traguardi, preclusi a una donna della sua epoca, grazie al legame con la sorella, Tennessee Celeste Claflin.

Le conquiste di Victoria Woodhull

Le due sopravvissero fianco a fianco alla loro difficile giovinezza. Anni di viaggi tra gli stati, dopo che il loro mulino era stato incendiato, con la madre che lavorava come chiaroveggente. Una giovinezza finita a soli quindici anni, quando Victoria dovette sposare l’alcolista Canning Woodhull. Da lui ebbe un figlio con disabilità, Byron, e una figlia, Zulu Maud.

Divorziata e risposata, si trasferì a New York ed entrò nel movimento per il diritto al voto per le donne nato poco dopo la Guerra di Secessione. E proprio nella città dei Five Points, Victoria divenne una delle donne più celebri degli Stati Uniti.

Con la sorella e l’appoggio dei Vanderbilt, Victoria iniziò a gestire investimenti sull’oro e nel 1869 fondò la prima società femminile di agenti di borsa di Wall Street, la Woodhull, Claflin & Co. Victoria e Tennie divennero le donne più chiacchierate dalla città. E nel 1870 scoppiò uno scandalo, quando le due fondarono la rivista Woodhull and Claflin Weekly.

Il Weekly parlava di amore libero, educazione sessuale, diritti delle donne e dei lavoratori. Proprio la rivista tradusse, per la prima volta in inglese, Il Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx, il 30 dicembre 1871.

La corsa alla Casa Bianca

L’opinione pubblica, retrograda e maschilista, detestava Victoria per le sue idee politiche progressiste e la dipingeva, in popolari caricature, come un demonio. Nonostante ciò, il 10 maggio del 1872, l’Equal Rights Party la candidò nella corsa alla Casa Bianca. Il 3 novembre, però, Victoria fu arrestata per una sua inchiesta giornalistica sulla discriminazione femminile e trascorse l’election day in cella. Ulysses S. Grant, generale della Guerra Civile vinse le elezioni e Victoria non raccolse però nemmeno un voto. Anche perché metà della popolazione, quella femminile, non poté votare.

Ma Victoria si ripresentò, nel 1884 e nel 1892, poi decise di partire per l’Inghilterra, dove morì il 9 giugno del 1927. Oggi, seguendo le sue orme, Kamala Harris ricopre la carica di Vice Presidente e sembra vicino il giorno in cui a capo della nazione americana ci sarà una donna.

Una caricatura di Victoria Woodhull
Una caricatura di Victoria Woodhull

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