L’origine di Bella ciao, la canzone partigiana più famosa al mondo, è ancora un intrigante mistero storico. Per alcuni studiosi l’inno era derivato da un canto delle mondine degli anni Trenta, mentre altri (come il giornalista Gianpaolo Pansa) hanno addirittura sostenuto che la canzone non sia mai stata cantata dai partigiani. Tutte queste ipotesi non trovano, però, l’accordo degli studiosi.
Bella ciao e la Resistenza
Bella ciao, per alcuni storici, fu una canzone della Resistenza italiana, seppure non famosa e diffusa quanto Fischia il vento. Non era, però, politicizzata quanto quest’ultima, le cui strofe «A conquistare la rossa primavera/Dove sorge il sol dell’avvenir» riprendevano la retorica comunista. Per questo motivo, nel dopoguerra, Fischia il vento fu trascurata rispetto a Bella ciao, considerata meno divisiva.
Lo storico Stefano Privato ha scritto, nel suo libro Bella ciao. Canto e politica nella storia d’Italia, che la canzone si diffuse tra Reggio Emilia, Bologna, le Apuane e Rieti. Di parere contrario Cesare Bermani, che attribuisce la paternità della canzone ai partigiani abruzzesi della Brigata Maiella. Uno studio dello storico Ruggero Giacomini, infine, ne individua l’origine nella zona di Macerata.
La nascita di Bella ciao resta, quindi, incerta. Come quella della sua melodia, che molti indicano in una canzone popolare ebraica del musicista rom ucraino naturalizzato statunitense, Mishka Ziganoff.
Proprio per la sua trasversalità e la minore politicizzazione, Bella ciao si affermò come l’inno del 25 aprile. Una canzone di resistenza che tutti gli italiani potevano cantare, per qualsiasi partito votassero (eccetto quello fascista, naturalmente) e che si affermò in particolare dopo la sua interpretazione nel Festival di Spoleto del 1964. Una canzone che è sbarcata anche al cinema con Bella ciao – Per la libertà, un documentario su quell’evoluzione storica che l’ha portata a diventare un inno di libertà in tutto il mondo.
Testi e video consigliati
- Bella ciao. Canto e politica nella storia d’Italia di Stefano Privato, Laterza;
- Bella ciao. La canzone della libertà di Carlo Pestelli, ADD Editore.
- Bella ciao – Per la libertà di Giulia Giapponesi, su Rai Play.